COME SI OTTIENE IL POLLINE DELLE API?

06.06.2023

Il polline d'api, qualche volta conosciuto anche con il nome di "pane delle api", è un prezioso integratore alimentare costituito dal polline di piante e fiori minuziosamente raccolto dalle api. Le api bottinatrici, "visitando" i fiori circostanti l'alveare alla ricerca di nettare, ne raccolgono il polline e successivamente lo raggruppano in forma di piccole palline dall'aspetto granuloso, dotate di un guscio esterno. 

Le palline aderiscono alle zampe posteriori delle api, grazie alla presenza di cestelle che svolgono la funzione di piccole borse, o tasche.

Il polline viene raccolto e trasportato all'alveare da questi industriosi insetti allo scopo di fornire cibo alla colonia; esso rappresenta, infatti, la materia prima utilizzata dalle api nutrici per produrre la pappa reale destinata all'alimentazione delle larve e dell'ape regina.
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In genere la raccolta di polline supera le effettive esigenze degli abitanti dell'alveare, perciò gli apicoltori hanno messo a punto un ingegnoso metodo per raccoglierlo direttamente dalle api bottinatrici. Si tratta, in sostanza, di schermi forati (simili a griglie) attraverso i quali le api, di ritorno dall'ambiente circostante, devono passare per entrare all'interno dell'alveare; i fori sono di dimensioni tali da "grattare via" trattenere il polline sulla loro superficie. Durante una stagione produttiva, della durata di cinque o sei mesi, da un alveare si può ottenere una quantità di polline d'api anche superiore agli uno o due chilogrammi.

Le diverse specie vegetali producono il polline a scopi riproduttivi, in apposite strutture del fiore dette antere: il polline infatti rappresenta i gameti maschili della pianta che, unendosi agli ovuli femminili contenuti nell'ovario, danno origine ai semi. Il polline può essere in alcuni casi leggero e impalpabile, quindi trasportabile dal vento, mentre altri tipi di polline sono più voluminosi e pesanti, nonché decisamente appiccicosi, e devono essere trasportati dagli insetti impollinatori o dagli uccelli che visitano i fiori. Questi pollini sono perciò aderiscono alle zampette delle api bottinatrici che, quindi, contribuiscono all'impollinazione delle piante.


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